Vysočina n. 4. Impressioni d’inverno a Velké Dářko

Mentre scrivo questo post, a Vysočina è scoppiata la primavera. La terra si risveglia e i germogli cominciano a sbocciare, anche se l’ultima neve sulle colline si è sciolta da poco. Ho pensato comunque di essere ancora (appena) in tempo per ricordare lo scorso inverno al lago Velké Dářko e condividere il bianco e il blu dei suoi magnifici paesaggi invernali.

 

Sono in piedi in riva al lago con in mano la macchina fotografica, pronta a scattare. Oggi è la mia quinta volta a Velké Dářko e già so che non sarà l’ultima.

Velké Dářko, circa 10 km a nord di Žďár nad Sázavou, è il lago più grande della regione di Vysočina, tanto che è noto come Moře Vysočiny, ‘Mare di Vysočina’. Il lago è uno, ma suoni e colori cambiano di continuo e a ogni giro rivelano paesaggi nuovi e inaspettati. Che meraviglia le stagioni.

Sono vicina allo yacht club e all’ingresso del percorso natura (naučná stezka). Amo questo punto vicino all pompa dell’acqua. Se faccio qualche passo fino alla passerella, mi sembra quasi di camminare sull’acqua.

Il lago è ghiacciato, ma il ghiaccio è coperto da uno spesso strato bianco di neve fresca. Solo due settimane fa ero in piedi proprio qui dove sono ora e Velké Dářko era una distesa ghiacciata blu iridescente. Non era ancora scesa la prima neve. Quel giorno, lungo il sentiero ho incrociato un signore del posto che correva. Abbiamo fatto due chiacchiere, poi ho accennato al fatto che mi aspettavo di trovare almeno un po’ di neve. Mi ha detto che era ancora troppo presto: avrei dovuto pazientare ancora un po’.

‘Troppo presto’ è chiaramente finito… presto, vista la quantità di neve che c’è oggi. Mucchi di neve bianchissima incorniciano il sentiero su entrambi i lati, mentre il sentiero è solo in parte accessibile ai ‘comuni’ pedoni come me. Sciatori di fondo di tutte le età scivolano in fila indiana in entrambe le direzioni, gli occhi puntati in avanti su chissà cosa. I solchi per gli sci, tracciati apposta lungo il percorso, sono solo a uso degli sciatori, come mi viene prontamente fatto notare (due volte) quando, proprio all’inizio del sentiero, metto piede per sbaglio nella ‘corsia’ sbagliata. Ci metto poco ad adattarmi ai sensi di marcia e mi ricavo un modesto ‘non-sentiero’ sul ciglio della pista ‘da sci’.

Velké Dářko Velké Dářko Velké Dářko

 

Sono già abbastanza vicina a Radostín, il minuscolo villaggio all’estremo opposto di Velké Dářko, quando riesco a rimettermi (letteralmente) in carreggiata. I solchi degli sci proseguono verso il villaggio, ma io lascio il sentiero e prendo la scorciatoia nei campi. Mi fermo un attimo in mezzo al campo e mi guardo intorno. Mi sento come un puntino disegnato a matita in mezzo a un foglio bianco. La neve ha assorbito tutti i colori: vedo a malapena dove finisce il cielo e inizia il lago.

Arrivo al lato opposto del campo e ritrovo il sentiero. Come immaginavo, non c’è nessuno: da questa parte è stretto e pieno di curve – impossibile sciarci. Circa a metà percorso, all’improvviso il percorso non è più segnalato. Le primissime volte che ho fatto il giro di tutto il lago mi sono sempre persa da dio a quel punto. Poi sono migliorata, ma eccomi qui, ancora, a non sapere se devo andare dritto lungo la riva o tenere la sinistra, via dal lago verso gli alberi.

Tentenno un attimo, poi decido di proseguire sulla riva. Se devo perdermi, tanto vale farlo costeggiando il lago.

Velké Dářko Velké Dářko

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