Introduzione e cose varie
Al pari delle altre cose che c’entrano con il mio giro in Slovenia, della costa mi è piaciuto un sacco tutto.
La Slovenia ha solo poco più di 40 km di costa, lì ‘incastrata’ fra Italia e Croazia. È pochissimo se ci pensate, eppure è così ricca e varia che molto probabilmente vi piacerà da impazzire.
Noi ci siamo arrivate direttamente dalla valle dell’Isonzo. Lungo la strada abbiamo giusto fatto tappa alle Grotte di Škocjan (dettagli a seguire nel prossimo post). Grotte a parte, siamo passate direttamente da cime frastagliate e acque turchesi a pini marittimi e tramonti sul mare. Già questo mi sembra abbastanza da togliere il fiato.
Oltretutto, la costa slovenia ricorda un sacco l’Italia. Quasi tutti i negozi e i cartelli stradali hanno indicazioni bilingue (sloveno/italiano) e, se ordinate un caffè, è molto probabile che ve lo servano accompagnato da un ‘Ecco il suo caffè!’. Mi sentivo un sacco a casa.

Pirano

Pirano

Pirano
La nostra tabella di marcia era piuttosto serrata, per cui potevamo restare in zona solo un giorno o poco più. Va da sé, quindi, che ho già un buon elenco di posti da vedere per quando tornerò sulla costa: Capodistria (Koper), Isola (Izola) e la Ferrovia Parenzana, tanto per dirne alcuni.
Le località marittime più note della Slovenia sono probabilmente tre: Capodistria, Portorose e Pirano.
Capodistria (Koper) è tecnicamente la cittadina più estesa fra quelle sulla costa, ma per noi è stata Quella che non abbiamo visto o La terza.
Va da sé, quindi, che non ne parlerò. Non ancora. In questo post, infatti, mi soffermerò solo sulle due località che ho effettivamente visto: Portorose e Pirano.

Portorose

Portorose
Pirano (Piran)
PIrano è Quella da non perdere. Nota come la ‘Venezia slovena’, sorge proprio sulla punta di una stretta penisola. La posizione già basta a renderla speciale.
Pirano è super famosa e, in quanto tale, molto turistica, soprattutto in alta stagione. Non li biasimo, i turisti: ha un fascino veramente speciale.
Quando ci siamo andate noi, a settembre, era ancora alta stagione. Di solito le grandi folle mi irritano, ma in questo caso neanche quelle mi hanno rovinato l’esperienza: Pirano è una delle cittadine più pittoresche che io abbia mai visto.
In effetti, è anche una delle località adriatiche meglio conservate a livello storico. Il nome deriva verosimilmente dai fuochi (pyr in greco) che nell’antichità venivano accesi in fondo alla penisola per guidare le navi dirette a Capodistria.
Inoltre, cinque secoli di dominio veneziano spiegano la quantità di architettura gotica veneziana presente in città, che, in certi casi, sfiora la perfezione.

Pirano

Pirano
Giusto un paio di considerazioni prima di andare a fare un giro. Uno: Pirano non è la destinazione più a buon mercato della costa slovenia. È, anzi, piuttosto costosa, non solo a livello di parcheggio (vedi il prossimo paragrafo), ma anche in fatto di shopping, cibo e alloggio.
Due: parcheggiare a Pirano è praticamente impossibile. Non aspettatevi di parcheggiare in città: se scommetteste di riuscirci, è molto probabile che dobbiate delle birre a qualcuno.
Vi consiglio caldamente di lasciare l’auto in uno dei parcheggi all’ingresso della città e addentrarvi poi all’interno a piedi. Potete prendere via Župančičeva o via Svobode e rimanere più verso l’interno. Oppure potete proseguire sul lungomare Čankarjevo, che offre anche una vista splendida di tutta PIrano.
Ovviamente vi suggerisco la seconda opzione: vi porterà dritti al piccolo porto, che è anche praticamente adiacente al centro. È anche incredibilmente pittoresco e fotogenico.
I luoghi chiave di Pirano solo Piazza Tartini (Tartinijev Trg), la Cattedrale di San Giorgio, Piazza 1° maggio (Trg 1 Maia) e Punta.

Pirano

Pirano

Pirano
Piazza Tartini (Tartinijev Trg) si trova nel cuore di Pirano ed è un punto di riferimento assoluto. La piazza è incorniciata da numerosi edifici storici, alcuni particolarmente sontuosi, eleganti e… bianchi.
Ora, la mia potrà sembrare una considerazione molto sciocca, ma sono molto seria in proposito. Se andate a Pirano in una giornata di sole, non andate in piazza senza occhiali da sole. La porzione ovale al centro della piazza ha la pavimentazione in marmo (bianco, ovviamente) e gli edifici tutt’intorno sono bianchi oppure di colori vivaci. L’effetto d’insieme è quasi accecante, per cui ecco il mio (apparentemente insulso) consiglio sugli occhiali da sole (di cui non sono generalmente una super fan).
La piazza prende il nome dal compositore Antonio Tartini, che a Pirano ci è nato e la cui presenza si avverte praticamente ovunque. C’è Casa Tartini, suo luogo natale e oggi centro culturale e punto di ritrovo della comunità italiana di Pirano. C’è l’Hotel Tartini, che non pare avere legami diretti con il compositore ma, prendendo il nome dalla piazza, prende il nome anche da lui.
Ovviamente c’è la sua statua al centro della piazza, che lo ritrae in posa per fotografi e turisti di passaggio. Ultimo, ma non per importanza, c’è il Festival Tartini di musica classica, che si tiene ogni anno in estate e propone due settimane di concerti ed eventi.

Pirano, Piazza Tartini

Pirano, Piazza Tartini

Pirano
Altri edifici degni di nota in Piazza Tartini sono:
– la Casa Veneziana, che è tale di nome e di fatto, visto che rappresenta un esempio perfetto di architettura gotica veneziana;
– la Chiesa di San Pietro;
– il Palazzo della Pretura e il Municipio (oggi sede dell’ufficio turistico).
Il complesso di San Giorgio è vicinissimo a Piazza Tartini. Ci potete arrivare facilmente dalla strada acciottolata in salita dietro la Casa Veneziana.
La Cattedrale di San Giorgio, il battistero e il campanile sono tutti in cima alla collina.
Il campanile è uno dei monumenti più iconici e più fotografati di Piran e da solo vale a Pirano il soprannome di ‘Venezia slovena’. Costruito all’inizio del XVII secolo, richiama il Campanile di San Marco di Venezia, al quale somiglia effettivamente non poco. Potete anche salire in cima e ammirare la spettacolare vista da lassù.

Pirano, Piazza Tartini

Pirano, San Giorgio

Pirano
Un’altra zona di Piran che non volete perdervi è Punta, che è proprio la ‘punta’ della penisola.
Il bellissimo edificio grigio chiaro che si trova lì è la Chiesa di San Clemente. Il complesso risale al XIII secolo, ma è stato ristrutturato in tempi successivi ed è decisamente notevole e pittoresco. Pare che la torre cilindrica richiami le luci che venivano accese di notte, quelle da cui ha preso il nome Pirano. La torre ha anche una connotazione vagamente esotica, anche se questa è solo la mia opinione personale.
Non c’è bisogno di aggiungere che la punta della penisola regala anche una vista mozzafiato, vero?
Mentre andate verso Punta magari fate in modo di attraversare Piazza 1° Maggio (Trg 1 Maia), già nota come Piazza Vecchia (Starti Trg). In passato (e fino al Medio Evo) era questa piazza il centro di Pirano.

Pirano, San Clemente

Pirano, San Clemente

Pirano, Museo del Mare
Se avete un po’ di tempo in più (o semplicemente se vi interessa), potete anche visitare il Museo del Mare Sergej Mašera (Primorski Muzej in sloveno). Il museo ha sede nel Palazzo Gabrielli, non lontano dal porto, e approfondisce molteplici aspetti della vita ‘al mare’, da attività imprescindibili come la pesca e il commercio ittico alla storia navale della Slovenia.
Non ho avuto tempo di visitare il museo, ma se e quando tornerò a Pirano, sarà ai primi posti della mia lista di cose da fare.
Consiglio infine di fare un giro in qualche negozio del posto, di quelli che vendono souvenir e/o prodotti locali. Ho trovato sia quelli sia il mercato in Piazza Tartini davvero caratteristici!
Al di là dei luoghi di interesse di cui ho parlato finora (e le numerose spiagge che trovate qua e là lungo la penisola), il modo migliore per scoprire Pirano è perdersi nel groviglio di vicoli e stradine che ne formano il paesaggio urbano, che aprono stretti passaggi e cortiletti quando uno meno se l’aspetta.
Di fatto, a PIrano vale la pena vedere e fotografare tutto. Vagare anche per le viette in apparenza più anonime è un piacere per gli occhi, tanto più quando le viette in questione portano a punti panoramici inaspettati. È proprio così!

Pirano

Pirano, Piazza Tartini
Portorose (Portorož)
Portorose è Quella che non è Pirano e costa meno di Pirano.
Portorose sorge proprio accanto a Pirano. Per raggiungere Pirano dovrete comunque attraversare Portorose, anche se non avete in programma di fermarvi lì. È, tuttavia, molto diversa dalla sua più nota vicina.
Portorose in proporzione è molto più economica di Pirano. Parcheggiare lì è relativamente più facile e più conveniente. Lo stesso vale per l’alloggio: se programmate di fermarvi a Portorose per la notte, è probabile che il parcheggio sarà incluso nel prezzo della stanza.
I prezzi più bassi sono uno dei motivi per cui abbiamo preferito alloggiare a Portorose anziché a Pirano. All’inizio abbiamo prenotato una stanza a Pirano, ma poi abbiamo scoperto che avremmo dovuto pagare altri 15 euro per il posto macchina, che non era, fra l’altro, vicino all’hotel (ricordate che vi avevo detto che è un’impresa parcheggiare in città?).
Così, visto che potevamo ancora cancellare a costo zero, l’abbiamo fatto e abbiamo prenotato un B&B a Portorose: costava meno e il parcheggio era incluso.
(Il nostro budget era piuttosto limitato, per cui questa soluzione faceva non poco la differenza per noi. Ciò detto, alloggiare a Piran dev’essere meraviglioso e vederla di sera dev’essere ugualmente unico.)
Il nostro B&B non era neanche lontanamente vicino al centro o al lungomare di Portorose. Si trovava infatti a Lucija, appena fuori Portorose.

Portorose

Portorose

Portorose
Se venissi teletrasportata a Portorose e non mi venisse detto nulla sul posto in cui mi trovo, potrei tranquillamente pensare di essere finita in qualche località di mare sulla costa italiana.
Non sto assolutamente dicendo che Portorose è meno ‘speciale’ o più ordinaria rispetto a Pirano. Mi sorprende solo che, pur essendo letteralmente l’una accanto all’altra, siano così diverse fra loro.
Non conosco molto bene Portorose perché, lungomare a parte, non ho avuto modo di girarla più di tanto. Se potessi, però, sceglierei di visitare due posti in particolare: Forma Viva e le Saline.
Forma Viva è un giardino di sculture che regala anche una vista spettacolare delle baie di Pirano e Portorose.
Il Parco Naturale delle Saline di Sicciole è una riserva naturale enorme proprio fuori Portorose. La zona è legata alla produzione del sale da secoli ormai ed è assai ricca anche dal punto di vista della fauna. Siamo giusto riuscite a intravedere le saline un mattino quando, mentre partivamo dal nostro B&B, siamo andate nella direzione sbagliata e le abbiamo passate lungo la via. Che spettacolo! Mi piacerebbe tantissimo andarci.

Portorose, Saline di Sicciole

Portorose
Tecnicamente Pirano e Portorose hanno segnato l’ultima tappa del nostro giro in macchina per la Slovenia. Dalla costa siamo tornate dirette a Lubiana (con qualche fermata intermedia). Abbiamo restituito la macchina noleggiata e poco dopo stavamo già tornando a Brno.
È pur vero che c’è ancora qualche posto che ho nominato a malapena, il quale merita almeno di essere menzionato come si deve. Dopotutto ho ancora un post a tema Slovenia da pubblicare!
Lo farò presto… 🙂

Pirano