20 apr 2019. Avete mai sentito parlare di Pálava? No? Non mi stupisce. Pálava è parecchio famosa in Moravia del Sud, ma è probabilmente più nota alla popolazione locale che ai turisti – e anche quando non si parla di gente del posto, si parla generalmente di cechi.
Pálava, però, è veramente una zona splendida, ricca di paesaggi meravigliosi, fauna e storia. Perciò parliamone un po’ in generale e vediamo come passarci al meglio una (mezza) giornata.
Di percorsi e passeggiate ce ne sono tanti, né questo post vuole essere la guida definitiva su Pálava. Qui parlerò di un percorso in particolare e ne nominerò un paio di altri ‘lungo la via’, per cui come inizio non è male.
Cos’è Pálava?
Giusto, partiamo dall’inizio. Pálava è un’Area Naturale Protetta (Chráněná krajinná oblast Pálava, or CHKO Pálava) situata nella parte meridionale della Moravia del Sud, vicino al confine con l’Austria.
È riserva della biosfera dell’UNESCO dal 1986. Nel 2003 è stata ampliata fino a includere anche il Paesaggio Culturale di Lednice-Valtice (di cui ho parlato qui dopo aver visitato le due località e i rispettivi castelli). Fra le principali paesi e cittadine in e intorno a Pálava vi sono Mikulov, Břeclav e, appunto, Lednice e Valtice.
Pálava è anche una delle zone più aride di tutto il paese. Il paesaggio comprende in parte colline di arenaria, steppe e foreste, ma anche terreni umidi, prati e acquitrini nelle aree intorno al fiume Dyje.
Parte del territorio è invece adibito a uso agricolo, soprattutto vigneti. Non a caso, la subregione di Mikulov (Mikulovská) è, insieme alla zona di Lednice-Valtice, una delle aree vinicole più note della Moravia e di tutta la Repubblica Ceca.
Ancora, Pálava ospita anche monumenti di importanza storica, archeologica e architettonica.
Sono stata in zona Pálava tre volte finora. La prima volta ho fatto il Percorso rosso da Mikulov a Popice. Il percorso rosso è un classico ed è scandito da alcuni fra i siti più noti della regione: Svatý kopeček (Collina Santa), Kočíčí skála (Roccia del Gatto), Stolová hora (Montagna del Tavolo), Sirotči hrad (Castello dell’Orfano) e Dívčí hrad (Catello Dívčí).
Ho parlato del Percorso rosso in un post dedicato qui sul blog. La luce di fine giugno, il cielo blu e il vento forte sui campi di grano hanno fatto di quel giro uno dei più memorabili da quando sono in Repubblica Ceca.
La seconda volta sono andata nella zona nota come ‘Pod Pálavou’ (letteralmente ‘sotto Pálava’). Non ero proprio nel territorio di Pálava, ma comunque molto vicino. Ho camminato da Pasohlávky a Pohořelice, nella regione di Mikulov.
Ho raggiunto Pasohlávky in bus. Sono scesa alla fermata del parco acquatico ‘Aqualand Moravia’ e ho costeggiato il lago fino a che non sono arrivata a Dolní mušovský luh. Da lì ho seguito il corso del fiume Jihlava, sono passata vicino al bacino di e alla fine sono giunta a Pohořelice.
Ci sono andata a inizio novembre, quando tutto sapeva di autunno, dalle foglie colorate alla foschia che si alzava dalla superficie del bacino, passando per nuvoloni grigi e pioggia improvvisa.
La terza gita a Pálava risale a settimana scorsa. Ancora, ho fatto un po’ ‘dentro-fuori’ dall’area protetta. Era una giornata perfetta: sole, luce di primavera e cielo azzurro l’hanno resa davvero speciale.
Il percorso Šakvice-Šakvice
Queste le tappe del percorso: Šakvice, Nové Mlýny, Milovice, Pavlov, Dolní Věstonice, Strachotín e poi di nuovo Šakvice. È un percorso abbastanza elementare, visto che consiste nel camminare tutto il tempo sulla riva del Dyje (la metà orientale del bacino).
L’intero percorso è di circa 20-22 km in totale e, a parte Šakvice, non dovrete attraversare nessuno dei paesini lungo la via. Gli passerete giusto accanto.
Per raggiungere il punto di partenza del percorso potete prendere il treno diretto Brno-Šakvice (il treno S3 o l’R13). Poi, quando uscite dalla (piccola) stazione, attraversate il cavalcavia e prendete la pista ciclabile/pedonale che corre lungo la strada e vi porta dritti a Šakvice. Svoltate a sinistra in via Hlavní, superate la Chiesa di Santa Barbara (Kostel Sv. Barbory) e girate a destra in via Kopeček. Vi accorgerete che state uscendo dal paese e che le case lasciano il posto ad alberi e prati.
Poi, poco più avanti, la strada sale e vi si apre davanti la vista del bacino del Dyje.
Guardate bene la collina dalla parte opposta del lago di fronte a voi, perché vi accompagnerà per tutto il giro. Anzi, a un certo punto ci passerete proprio sotto, mentre attraversate Pavlov. Le rovine del castello in cima sono quelle del Dívčí hrad (Castello Dívčí), che è anche una delle tappe del Percorso rosso (per cui le avevo viste e fotografate la prima volta che sono andata a Pálava).
Adesso non dovete far altro che seguire il sentiero che costeggia il lago. Passerete accanto a qualche campeggio (tipo il Kemp Mars e l’Unicamp), file di case-vacanze negli stili e forme più disparati (davvero!) e qualche bar o ristorante qua e là – ma su questi non contateci troppo, non ce ne sono tanti. Giusto in zona Pavlov ne ho visto qualcuno in più.
Quando arrivate alla zona chiamata Nové Mlýny, dovrete lasciare momentaneamente il sentiero, perché il tratto in corrispondenza della diga è chiuso da cancelli.
Prendete la scalinata che trovate alla vostra sinistra. Quando arrivate alla strada principale, svoltate a destra e, quando arrivate alla diga, riprendete il sentiero lungo il lago (che trovate, insieme alla diga, sempre sulla vostra destra).
Due consigli extra qui.
Uno: alla fine del ‘ponte-strada’ che da Dolní Věstonice porta a Strachotín, avrete davanti a voi tre possibili vie. Quello a sinistra vi porta a Dolní mušovský luh e, più avanti, a Pasohlávky – ma quello è un altro percorso, quindi non vi interessa.
La strada principale entra subito a Strachotín (ci sono la chiesa sul lato destro della strada e, beh, il cartello che vi dà il benvenuto nel paese). Quella via porta attraverso Strachotín e arriva poi fino a Popice – ma anche qui, non è il percorso di cui stiamo parlando ora, quindi non prendete quello.
Dovete prendere il sentiero pedonale e ciclabile lungo il lago. È facile, perché è un sentiero identico a quello che avete seguito finora.
Due: un po’ più avanti lungo il percorso c’è un punto che vi permette di tornare facilmente al punto di partenza (ovvero la stazione di Šakvice). Proprio dove il sentiero curva verso destra, se guardate a sinistra vedrete un vialetto sterrato in mezzo ai campi. Per raggiungerlo vi basta fare il prato in discesa.
Allora fate la discesa, prendete il vialetto (andate a destra, altrimenti tornerete verso Strachotín!) e seguitelo finché non vi ritrovate di nuovo sulla strada principale, quella che collega la stazione di Šakvice e Šakvice paese.
Troverete un sacco di pescatori lungo la via, pronti a trascorrere l’intera giornata (o il weekend) sul lago. In genere sono super attrezzati, con tende, fornelli da campo, cibo e, ovviamente, birra.
Troverete anche un sacco di ciclisti. Che ci sta, visto che il sentiero è prima di tutto un sentiero ciclabile, uno dei tanti nella regione.
Per il resto, sta tutto nel paesaggio, che è a dir poco magnifico: prati verdi, campi di colza, vigneti, cigni, aironi, papere, gabbiani dalla testa nera (in questa stagione), fistioni turchi (papere il cui esemplare maschio ha becco e occhi super rossi!), cerbiatti – dai, ho reso l’idea..
Insomma, non resterete delusi.
Info pratiche
Pálava in sé è raggiungibile sia in bus sia in treno. Il mezzo di trasporto dipende dal punto preciso in cui volete andare. Per andare a Šakvice, come dicevo, potete prendere il treno diretto (S3 o R13) da Brno.
Per controllare gli orari consiglio caldamente di usare il sito web di IDOS, che è il sito della rete pubblica di trasporti della Moravia del Sud. Include gli orari di tutti i bus, tram e treni che operano nella regione.
Nella sezione ‘Journey Planner’ (‘Pianifica il tuo viaggio’) potete inserire luogo di partenza (‘Odkud’), destinazione (‘Kam’) e data e avrete l’elenco delle opzioni e combinazioni di viaggio disponibili nel giorno scelto. È facile da usare ed è fidato.
Il sito è disponibile in diverse lingue, mentre la pagina dei risultati della ricerca non ha neanche la versione in inglese. È comunque piuttosto facile da consultare, per cui la può tranquillamente usare anche chi non parla ceco.
Farò sicuramente altre gite a Pálava prossimamente, vi terrò aggiornati!