L’idea è includere in questo post tutto quello che c’è da dire su Molde come l’ho vista io.
Molde è probabilmente la meta norvegese più piccola che io abbia mai scelto. (Sono stata anche in paesini e villaggi più piccoli, ma sempre di passaggio o di ritorno verso qualche altro posto.)
Non si può forse dire tantissimo di Molde senza parlare anche della zona in cui si trova. Per cui questo post parla sia di Molde in sé (che comunque ha la sua buona dose di luoghi di interesse) sia della zona in cui si trova.
Ho solo un’ultima premessa da fare, che riguarda le foto incluse in questo e anche nei prossimi post su Molde.
I post includono infatti due tipi di foto che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Alcuni scatti mostrano cieli azzurri e pendii coperti di neve illuminati dal sole d’inverno. Altre foto sono state fatte nel pieno di una nevicata fittissima e sotto un cielo carico di nuvole.
Le foto sono state fatte in due giorni consecutivi. Il tempo è cambiato completamente dalla sera alla mattina, tanto che a momenti non ci credevo.

Båthavn
Il giorno 1 (sabato) c’era il sole, la luce era forte, faceva freddo ma non si gelava e il fatto che il cielo sia stato azzurro quasi tutto il giorno sembrava troppo bello per essere vero. E invece lo era!
Il giorno 2 (domenica), quando mi sono svegliata, pensavo di essere finita nell’Upside Down di Stranger Things. Il cielo era coperto, il fiordo avvolto nella nebbia e la vista delle montagne sembrava essere sparita nel nulla. Ha cominciato a nevicare intorno alle 8 e non ha praticamente mai smesso fino alle 17.
Insomma, il meteo ha mostrato i due lati dell’inverno nella loro forma più autentica.
Molde: informazioni e curiosità di base
Molde è il capoluogo amministrativo della contea di Møre og Romsdal. La città, che ha circa 26.000 abitanti, si trova nella Norvegia centro-occidentale, a nord-est di Ålesund e a sud-est di Trondheim. È situata sulla penisola di Romsdal, circondata dal Moldefjord e dal Fannefjord.
Prima di continuare a parlare del centro e del fiordo, però, mi sembra doveroso accennare ad alcune cose che sono particolarmente caratteristiche della città.
1. La squadra di calcio di Molde è parte integrante dell’identità della città. Se cercate ‘Molde’ su Google, vedrete che quattro dei primi cinque risultati della ricerca riguardano il Molde Fotballklubb. Un solo risultato è relativo alla città in sé e, comunque, è il secondo in elenco, dopo la pagina Wikipedia della squadra!

Aker Stadion

Romsdalsmuseet
2. Molde è nota come Città delle rose. Il soprannome è entrato nell’uso nella seconda metà dell’Ottocento, quando Molde divenne meta gettonata e città sul fiordo per eccellenza sulla costa occidentale della Norvegia. In quei giorni, come spiega il pannello dedicato al Romsdalsmuseet, ‘la fioritura era impressionante e i giardini erano famosi per i loro fiori, fra i quali si distinguevano soprattutto le rose’.
Nella prima metà del Novecento la situazione cambiò drasticamente. Nel 1916 un incendio distrusse quasi per intero il centro di Molde, mentre nel 1940 i tedeschi bombardarono la città, lasciando in piedi solo pochi edifici.
Molde è però ancora nota come ‘Città delle rose’. Se fate un giro in Storgata (la via principale) o in qualche strada laterale del centro, vedrete che la rosa è un simbolo ricorrente su vetrine dei negozi, cancelli e perfino un pannello di controllo elettrico sul sentiero per Varden. Il mio preferito, però, è il graffito a forma di rosa sul muro di uno degli edifici di fronte alla stazione dei bus.

Storgata

Romsdalsmuseet
3. Se fate un giro in Storgata o al Torget (il centro commerciale, anche quello in Storgata), noterete anche un’altra cosa, ovvero che ci sono diversi negozi di abiti e accessori tradizionali e, in particolare, due bellissimi negozi di bunad. (Per chi non lo sa, il bunad è il costume norvegese tradizionale per eccellenza. Ci sarebbe tanto da dire sull’argomento, ma ai fini di questo post questa info di base è più che sufficiente.)
Il nesso fra Molde e l’industria tessile è stretto e radicato nella storia stessa della città. Come si legge, ancora, sul pannello dedicato del Romsdalsmuseet, ‘A inizio Novecento il distretto di Romsdal si affermò come punto di riferimento per la produzione di vestiti in Norvegia ed era noto come il “guardaroba della Norvegia”. Il lavoro di sarti e calzolai era alla base del settore dell’abbigliamento.’ E, curiosità nella curiosità, la produzione avveniva principalmente nelle case, non in fabbrica.

Storgata

Rådhus

Storgata
4. Ultimo, ma non per importanza, lo stemma araldico di Molde è fra i più belli che ho mai visto. Ritrae una balena che insegue una botte piena di sardine. È un chiaro riferimento alla pesca delle sardine, un’attività chiave in città.
Mi sono ovviamente dilungata su premesse e curiosità varie. Okay, è ora di andare a fare un giro in città!
Molde: una passeggiata in centro
A leggere qualcosa su Molde prima di andarci, uno si aspetta di vedere un centro città piuttosto modesto, non particolarmente denso di monumenti. È probabile, in verità, che il centro si riveli anche più piccolo delle vostre già contenute aspettative.
Oltre alla natura spettacolare e alle montagne che la circondano, ciò che più mi ha sorpreso di Molde è proprio questo: come la dimensione relativamente ridotta della città è inversamente proporzionale al ruolo super chiave della città nella storia del paese.
Storgata è effettivamente l’unica strada centrale di Molde. La maggior parte dei bar, caffè e ristoranti del centro si concentra lì. In Storgata ci sono anche gli hotel Thon e Scandic, il già nominato centro commerciale Torget e il Rådhus (Municipio).
Accanto al Rådhus trovate le scale che portano su alla Cattedrale, costruita nel XX secolo e ultimata nel 1957.
Myrabakken è probabilmente la via laterale più conosciuta di Molde. È nota soprattutto per l’architettura dei suoi palazzi che, essendo rimasta praticamente invariata negli ultimi decenni, conserva in gran parte l’aspetto che aveva nel dopoguerra.

Storgata

Myrabakken

Cattedrale
Molde si trova sul fiordo, per cui certo che ha una Promenade. Si chiama Hamnegata e inizia più o meno dal terminal passeggeri (che è anche dove attracca l’Hurtigruten). Quando ero lì, la Promenade era in ristrutturazione, quindi in parte inaccessibile. Posso solo immaginare quanto sia affollata nei mesi estivi! La Promenade offre anche una vista meravigliosa sul Molde Panorama, una spettacolare sequenza delle 222 vette che circondano la città.
Un altro punto di osservazione privilegiato per il Panorama è il tetto del Centro Culturale Plassen, punto di riferimento culturale in città. Il centro si trova proprio accanto a una scalinata non lontano da Storgata e dal Moldetorget. Ha una struttura moderna piuttosto riconoscibile e un anfiteatro sul tetto per le produzioni all’aperto. Plassen è anche una delle sedi principali del Moldejazz, che è il festival di jazz più importante della Norvegia e il secondo festival del genere più vecchio d’Europa.

Promenade

Promenade
Il Romsdalsmuseet (Museo del Romsdal) è il museo principale di Molde e, veramente, è bellissimo. Non a caso, è uno dei musei del folklore più estesi della Norvegia. Ci sono andata la domenica quando, dopo l’escursione a Varden, avevo veramente bisogno di un posto al caldo in cui prendermi una pausa dalla neve incessante.
Il complesso del museo è gigante. L’edificio in sé (inconfondibile a livello architettonico) ospita la collezione permanente, mostre temporanee, una biblioteca, archivi di fotografie e stampe, più un negozio e un caffè super accogliente. E non è tutto. Il museo include anche un’area all’aperto piuttosto estesa, con ricostruzioni di abitazioni norvegesi tradizionali, sentieri e laghetti.
La visita mi è piaciuta un sacco. Amo i musei del folklore perché sono autentici e ti fanno immergere nel luogo in cui ti trovi. Il Romsdalsmuseet non fa eccezione.
Prima ho visitato la collezione permanente, in cui oggetti e installazioni raccontano la storia, cultura e tradizioni della regione. Poi sono andata a fare un giro all’aperto, anche se ovviamente non sono riuscita a vedere moltissimo. I laghetti li ho visti solo sulla mappa: erano ghiacciati e coperti di neve fresca, per cui non riuscivo neanche a capire dove fossero!

Romsdalsmuseet

Romsdalsmuseet

Romsdalsmuseet

Romsdalsmuseet
Di ritorno da Kristiansund in teoria dovevo scendere dal bus al capolinea, alla stazione dei bus. Proprio quando il bus ha passato un piccolo porto, però, ho visto che il cielo era rosso e arancione, per cui sono scesa al volo per fare qualche foto prima che venisse buio. Avevo notato quel porticciolo già la mattina, mentre il bus lasciava Molde diretto verso l’Atlanterhavsvegen. Dovevo vederlo.
Il Molde Båthavn è effettivamente un piccolo porto in cui sono ormeggiate soprattutto imbarcazioni private. È un angolo bellissimo, da cui si ha una vista altrettanto splendida sia sul fiordo sia sulla città in lontananza. Accanto al porto c’è anche la Spiaggia Retiro che, insieme a Kringstadbukta (situata poco più in giù lungo il fiordo), è la spiaggia principale di Molde. (Nota a margine: dal porto si può tornare in centro a piedi. È un bel pezzo a piedi, ma è fattibile.)

Båthavn

Båthavn
Se percorrete Storgata dalla stazione dei bus verso gli hotel Thon e Scandic, proprio oltre l’Hotel Molde Fjordstuer troverete lo Stadio Aker, dove gioca il Molde Fotballklubb. Accanto allo stadio c’è un altro piccolo porto, che si dà il caso abbia un affaccio assai suggestivo sulla città e sul fiordo. Oppure potete fare due passi lungo il sentiero che passa accanto allo stadio e costeggia il fiordo. Poco più avanti vedrete anche la caratteristica forma a vela dello Scandic Seilet.
C’è un ultimo luogo di interesse che voglio nominare qui ed è Varden. Varden è una montagna alta poco più di 400 metri e situata solo a pochi chilometri dal centro. L’escursione a Varden è un classico di Molde (non è neanche una vera e propria escursione, in verità) e da lì si può ammirare La Vista Migliore sulla città, sul fiordo e sul Panorama. Non che io lo sappia per esperienza, ma questa è un’altra storia (vedi il post su Varden per i dettagli).

Aker Stadion

Scandic Seilet

Varden
L’area intorno a Molde e un po’ più in là
Leggendo cose su Molde prima e durante il viaggio, ho scoperto che l’area di Molde ha tanto da offrire. Luoghi e siti che meritano una visita includono:
– il percorso nella natura sull’isola di Hjertoya poco al largo della costa;
– il villaggio di pescatori di Bud;
– l’isola di Ona, che in realtà ne include due: la più grande Husøy e la minuscola Ona, nota soprattutto per il suo faro rosso ottocentesco;
– Trollkirka (Chiesa dei Troll), grotta in marmo e calcare con cascate e fiumi che scorrono (in parte) sottoterra. (Questa è in cima all’elenco di cose da fare a Molde la prossima volta che ci vado!)
Per alcune delle voci della lista è necessario:
1. che abbiate a disposizione qualche giorno. Mete come Bud e Ona non sono proprio a Molde, per cui anche solo raggiungerle richiede tempo. Oppure
2. che non viaggiate in bassa stagione, quando alcuni dei posti in questione non possono essere raggiunti con i mezzi pubblici. È il caso di Hjertoya: il traghetto che collega Molde e l’isola è operativo solo nei mesi estivi.

Vista sul fiordo

Dietro Storgata
C’è anche qualcos’altro che rende Molde super speciale a livello di posizione: è la sua vicinanza all’Atlanterhavsvegen (Strada Atlantica). La strada è una delle sei che in Norvegia hanno lo stato di Strada Turistica Nazionale. La Strada Atlantica è lunga circa 8,4 km e collega l’isola di Averøy con la terraferma. Il tratto più panoramico è quello fra Bud e la città di Kristiansund, a nord di Molde.
Fra le cose che potevo fare il primo giorno a Molde, ho scelto l’Atlanterhavsvegen e Kristiansund, un po’ perché era un’opzione disponibile e fattibile in inverno e un po’ perché volevo davvero vedere la Strada Atlantica.
Non vedo l’ora di raccontare tutto nel prossimo post!