Graz 2018. Weekend in Stiria in solitaria

27 ore a Graz non basteranno per vedere proprio tutto, ma di sicuro bastano per scoprire molti dei suoi luoghi di interesse. La capitale della Stiria è una città bellissima con un’atmosfera vivace e con mia grande gioia l’ho potuta girare senza pausa per quasi due giorni di fila.

 

Sono molto fiera dell’efficienza e velocità con cui ho pianificato il mio weekend in solitaria a Graz qualche settimana fa. Sapevo che in quei due giorni di inizio luglio non avrei avuto programmi particolari, così ho pensato di usarli al meglio per visitare la seconda città dell’Austria.

I collegamenti via treno da Brno sono super comodi. Il treno diretto impiega circa quattro ore fino a Graz. Anche gli orari non sono niente male. Se siete pronti alla levataccia (anche) il sabato mattina, c’è un treno che parte alle 7.23 e vi porta a Graz già alle 11.33 circa. Io poi la domenica ho preso il treno delle 14.26, che alle 18.36 entrava puntualissimo in stazione a Brno. (C’è eventualmente anche un treno più tardi, che parte alle 16.26.)

Prima di partire mi sono documentata un po’ sulla città, che non conoscevo per niente. Il web si è rivelato una miniera di suggerimenti e idee sui posti da vedere, per cui è stato facile mettere insieme una lunga lista di monumenti e luoghi da non perdere.

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Non mi soffermerò in dettaglio su lunghe descrizioni di ogni edificio e monumento in cui mi sono imbattuta. Le 27 ore che ho trascorso a Graz non sono state abbastanza da permettermi di scoprire curiosità o storie particolari su aree meno note della città o gioielli nascosti nel paesaggio urbano.

Posso senz’altro dire che Graz è molto bella. È circondata da montagne tutt’intorno, è attraversata dal fiume Mur, che a volte quasi fa dimenticare di essere in città, e la varietà di stili architettonici che la caratterizza la rende ancora più unica e particolare.

Farò anche un paio di osservazioni aggiuntive, che, vero, sono interamente soggettive, ma si propongono anche di sottolineare alcuni luoghi di interesse che davvero non dovreste perdervi, se capitate nella capitale della Stiria (o Austria meridionale). Sarò breve, promesso!*

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1. Lo Schlossberg (Collina del castello)

È abbastanza prevedibile che io metta questa per prima, e per diverse ragioni.

La prima è data dal luogo in sé: una collina coperta di alberi nel cuore della città. La struttura originale risale al X secolo. Nel corso dei secoli, vennero costruite una fortezza e una fortificazione. Il castello è stato distrutto quasi del tutto dalle truppe napoleoniche. Poco più tardi il complesso è stato adibito a parco.

Oltre a qualche bar e ristorante, lo Schlossberg ospita diversi monumenti, che sembra quasi siano stati calati dall’alto e ora siano un po’ tutti sparsi in giro. Questi includono la torre campanaria esagonale (Glockenturm), che custodisce la campana più pesante di Graz, e poi una cisterna, due bastioni dell’antica struttura, il Padiglione cinese, diverse statue e aiuole coloratissime un po’ dappertutto.

Una menzione speciale va alla Torre dell’Orologio (Uhrturm), che si trova proprio in cima alla collina. L’architettura è bellissima e inconfondibile da lontano. Inoltre, una curiosità: le lancette funzionano in modo opposto alla norma convenzionale: è quella lunga che segna le ore, mentre quella corta è quella dei minuti!

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E c’è anche una rete di tunnel che si snoda all’interno della collina. Vennero scavati per proteggere la popolazione locale dai bombardamenti aerei durante la Seconda guerra mondiale, ma alcuni sono ancora accessibili.

Il secondo motivo per cui ho amato lo Schlossberg è che offre ampie e suggestive vedute della città e delle montagne che la circondano. È stato amore a prima vista, tanto che, dopo averne girati tutti i sentieri e i vialetti una volta, ci sono tornata dopo cena per vedere il tramonto. E, devo dire, che tramonto.

La collina dello Schlossberg è accessibile da più lati e in più modi, fra cui il sentiero in Sporgasse (vicino a Karmeliterplatz), Weldenstrasse, la ripida ma bellissima scalinata vicino a Sackstrasse (non lontano dalla piazza centrale), la funicolare su rotaia (Schlossbergbahn) e l’omonima ascensore a vetrata. Maggiori informazioni le trovate a questo link.

Dopo tutto quello che ho raccontato sullo Schlossberg, non potete non volerci andare.

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2. Il fiume Mur e la Murinsel

Sono una grande fan dei fiumi e il Mur non fa eccezione. Amo il modo in cui i fiumi connotano l’intero paesaggio urbano in modo unico e speciale. È come se ci fosse un legame speciale tra il fiume stesso e lo spazio che li circonda, mentre edifici e strutture tutt’intorno si adattano al corso dell’acqua e a un tempo lo fanno proprio.

La Murinsel (letteralmente ‘Isola nel Mur’) venne commissionata all’artista contemporaneo statunitense Vito Acconci nel 2003, anno in cui Graz era Capitale Europea della Cultura. Strategicamente posta sul confine della Città Vecchia, vicino alla Kunsthaus (vedi punto 4), l’isola ha tutto l’aspetto di un ‘accessorio’ super moderno nel paesaggio urbano: una ‘conchiglia’ di vetro e acciaio galleggiante. La struttura contiene un bar/caffè e un negozio e funziona anche come ponte fra le due sponde del fiume.

Graz, fiume Mur

Graz, Murinsel

Graz, Murinsel

Graz, Murinsel

 

3. La piazza principale e la Città Vecchia

La Città Vecchia è diventata patrimonio culturale Unesco nel 1999. Il titolo non potrebbe essere più meritato. Se che la piazza centrale e la via principale (Herrengasse) sono il cuore pulsante della città, è anche vero che le stradine acciottolate e gli edifici caratteristici del centro formano un tessuto urbano fitto fitto, per il quale è tanto facile quanto bello perdersi.

La giustapposizione di vecchio e nuovo, antico e moderno è un motivo ricorrente nel tessuto urbano, nonché una delle principali caratteristiche della città.

Alcuni degli edifici più belli (e per ‘belli’ intendo davvero maestosi, eleganti e riccamente decorati) non sono indicati sulla mappa, per cui vi ci potrete solo imbattere per caso lungo la via. Altri, invece, hanno un nome eccome. Tipo questi:

– il Municipio, forse uno dei più imponenti eppure raffinati del genere che abbia mai visto;

– il Landeszeughaus, la più grande collezione di armi storiche del mondo. Lo stesso edificio che ospita l’armeria è veramente degno di nota, per non parlare del cortile interno, semplicemente splendido;

– il teatro dell’Opera, imponente edificio bianco e bordeaux situato proprio accanto al parco cittadino;

– la Kunsthaus. A questo proposito…  

Graz, Municipio

Municipio

Graz, Landeszeughaus

Landeszeughaus

Graz, Cattedrale di Sant'Egidio

Cattedrale di Sant’Egidio

Graz, Mausoleo dell'imperatore Ferdinando II

Mausoleo dell’imperatore Ferdinando II

Graz, Hofbäckerei Edegger-Tax (oldest bakery in the city)

Hofbäckerei Edegger-Tax (panetteria più vecchia della città)

 

4. La Kunsthaus

La Kunsthaus è senza dubbio uno degli edifici più unici di tutta Graz. È tanto inconfondibile vista dalla strada quanto lo è vista dall’alto (tipo dallo Schlossberg): difficilmente passa inosservata nel mare di tetti rossi che formano la Città Vecchia.

È ufficialmente nota come ‘Amico Alieno’, che, se uno la guarda, è un soprannome perfetto. La sua forma organica sembra un blob color ottanio con specie di tentacoli che la fanno somigliare agli alieni che disegnavamo tutti da bambini.

La Kunsthaus è specializzata in arte contemporanea degli ultimi 40 anni. Di sera il lato est si illumina e si presta alla causa artistica proiettando installazioni al neon. Un microcosmo artistico attivo 24 ore su 24.

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5. L’Eggenberg Schlossberg

Suona (molto) simile a quello del punto 1, ma non è lo stesso.

L’Eggenberg Schlossberg è quella che si dice un’oasi di verde. L’enorme complesso venne commissionato dal Principe Hans Ulrich von Eggenberg al palladiano Pietro de Pomis nel 1625. Comprende un sontuoso palazzo e un grande giardino tutt’intorno. In realtà, il progetto originale risponde a regole matematiche e allegoriche volte alla realizzazione di una rappresentazione simbolica dell’universo.

Mi ci sono imbattuta veramente per caso. La domenica mattina sono uscita prestissimo dall’ostello (la tizia nel letto sotto al mio russava troppo). Sulla mia mappa di Graz ho notato una freccia che puntava a sinistra dell’ostello, in direzione opposta rispetto al centro e da qualche parte fuori mappa. La freccia indicava l’‘Eggenberg Schlossberg’.

Ero curiosa, per cui sono andata da quella parte. Ho proseguito, fino a che la strada non è diventata viale alberato. Non mi aspettavo che alla fine della strada me lo sarei trovato davanti. Erano circa le 8.15 quando sono arrivata e, con mia grande sorpresa, ho visto che era già aperto: in estate apre alle 8. Ho pagato i due euro di biglietto per il giardino e in un attimo ero libera di vagare per tutto il tempo che volevo.

È anche possibile visitare il castello vero e proprio, ma io non avevo tempo. E poi, a dirla tutta, non sono proprio una fan dei tour dei castelli. Preferisco gli spazi aperti.

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A girare per il parco ci ho passato due ore buone. Sono enormi. Ci sono infinite specie di alberi e fiori (tutti ben etichettati), sentieri, sculture austere qua e là, un piccolo laghetto e… pavoni.

Mentirei per omissione se non dicessi che i pavoni sono stati fra le parti topiche della visita all’Eggenberg – e non perché mi piacciano particolarmente. Ah, ma sono così buffi e il loro piumaggio iridescente è così ipnotico. E poi erano così vicini. Sono liberi nel giardino, per cui vanno in giro come se fossero a casa loro. C’erano una femmina e alcuni maschi. I maschi erano così eleganti eppure buffi, tanto che viene da chiedersi come facciano a portarsi dietro tutto quel piumaggio: sembra così pesante.

Poi a un certo punto un pavone ha fatto la ruota e… Guardate voi stessi. Quando fanno la ruota, mentre visti di fronte sono tutti simmetrici e perfetti, visti da dietro sembrano il retro di una scenografia: approssimativa, monocroma e pensata solo per tenere in piedi la struttura. Da vedere sono bellissimi!

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6. La scala a doppia elica

Questa è proprio l’ultima cosa che ho visto a Graz prima di andare in stazione. A dire il vero, ho veramente rischiato di non vederla proprio. Si capisce, l’avevo cercata nel posto sbagliato.

La scala a doppia elica (Doppelwendeltreppe) si trova nel primo cortile del Castello di Graz (Grazer Burg) in Hofgasse (di fronte alla Cattedrale di Sant’Egidio). È il palazzo in cui ha sede il parlamento regionale della Stiria.

Costruita fra il 1438 e il 1453, è un pregevole esemplare di architettura tardogotica. Il complesso a due piani consiste in due scalinate a spirale identiche una accanto all’altra, che si fondono all’altezza di ciascun piano. La scala è nota anche come ‘scalinata della riconciliazione’: ognuna va ‘per conto suo’, ma le due finiscono con il ricongiungersi.

Va da sé che l’effetto di illusione ottica è ugualmente notevole.

Graz, scala a doppia elica Graz, scala a doppia elica

 

Quella qui fornita è solo una panoramica essenziale, né vuole assolutamente ‘spacciarsi’ per presentazione definitiva di tutto quello che Graz ha da offrire (che è tanto). D’altra parte, ho promesso che sarei stata breve**, per cui devo onorare quel poco di credibilità che quest’affermazione ancora ha. Lascerò che siano questi scatti extra a raccontare il resto della storia.

*Difficile crederlo, lo capisco.

**Mi piace pensare che sia colpa della digressione sui pavoni.

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