Se andate alle Faroe, visitare Tórshavn non è obbligatorio, ma è caldamente consigliato. La capitale dell’arcipelago è una città vivace, colorata e deliziosa, tutta da scoprire: dai monumenti alle sculture, passando per il centro, Tinganes, Skansin e il porto. Una delizia per gli occhi!
Quando uno si documenta su Tórshavn, è facile che si imbatta in frasi ed espressioni tipo queste:
– ‘La più piccola capitale del mondo’,
– ‘Una delle cose più belle… è il suo aspetto compatto’,
– ‘Si può andare ovunque a piedi’,
– ‘[Quella Faroese], una delle sedi parlamentari più piccole al mondo, è più simile a una villetta suburbana…’
… e via dicendo. Uno potrebbe pensare: ‘Alla faccia della capitale’. Niente giudizi affrettati.
Vero, il centro di Tórshavn è direttamente proporzionale alle dimensioni della città, per cui non ci vuole proprio tanto per guardarsi intorno. Eppure, per quanto piccola se paragonata alle dimensioni medie delle capitali ‘come le conosciamo’, non le manca niente, neanche una scuola di danza specializzata in balli latino-americani.
La città è il vero epicentro dell’arcipelago a tutti i livelli: amministrazione, cultura, economia, vita notturna e trasporti. La maggior parte dei bus di linea partono da qui oppure fermano a Tórshavn di strada verso la destinazione finale. Anche molti traghetti per le isole meridionali (non tutte, ma molte) salpano dalla capitale.
Abbiamo girato la capitale faroese subito dopo essere tornate da Gjógv. La nostra guida ci ha lasciato proprio davanti al centro commerciale SMS. Da lì abbiamo cominciato a scendere verso il centro della città.
La versione breve è: Tórshavn è una città deliziosa, vivace e colorata.
Fra l’altro, abbiamo avuto la fortuna di visitarla in una giornata incredibilmente soleggiata: sprazzi di cielo azzurro sopra le nostre teste per tutto il tempo e giusto due o tre scrosci di brevissima durata. La luce del sole colorava gli edifici di tinte particolarmente brillanti, soprattutto nella zona del porto.
Durante una prossima visita alle Faroe vorrei visitare almeno un paio di musei a Tórshavn, tipo il Museo Nazionale (Tjóðsavn) e il Museo All’Aria Aperta (Hoyvíksgarður). Dopotutto, visitare i musei nazionali è spesso e volentieri un modo super efficace per arrivare al cuore della storia, della cultura e delle tradizioni del paese.
Questa volta, però, sapevamo di non avere tempo per girare i musei, per cui ci siamo concentrate il più possibile sul paesaggio urbano.

Porto

Porto

Porto
Dal centro commerciale SMS (che, fra l’altro, ha una buona e varia selezione di negozi, oltre che un grande supermercato nel piano interrato) ci siamo mosse verso sud, abbiamo attraversato il groviglio di strade e vicoli che formano il centro e siamo arrivate al porto.
Abbiamo costruito il giro intorno ai principali luoghi di interesse della città. Ci siamo anche imbattute in qualche extra lungo la via.
Mentre scendevamo lungo R.C. Effersøes Gøta, abbiamo fatto una deviazione tattica: a sinistra in Gripsvegur, a destra in Hoyvíksvegur e poi ancora a destra in un vialetto senza nome. È così che abbiamo raggiunto Kongaminni, o il Monumento al Re.
L’obelisco commemora la visita del re danese Cristiano IV nelle isole avvenuta nel 1874. Eretto in cima a una collinetta e spesso ‘abbellito’ da qualche pecora intenta a brucare l’erba, il monumento offre una splendida vista di Tórshavn e del porto.
Nei pressi del monumento vedrete anche le statue in bronzo di due figure che rientrano dai campi con il raccolto in spalla.

Kongaminni (Monumento al Re)

Kongaminni (Monumento al Re)
In effetti, a Tórshavn le trovate un po’ dappertutto statue come queste, in apparenza messe lì quasi ‘per caso’.
C’è la figura seduta su una panchina non lontano dal ristorante Barbara: ha l’aspetto di chi è rimasto troppo tempo all’aperto ad aspettare e ora muore di freddo.
Poi ci sono i due nudi femminili in bronzo vicino al supermercato in Doktara Jakobsens Gøta, la statua di una lavandaia nei pressi del porto e le statue che si trovano a sud del Forte di Skansin, che ritraggono la figura umana in diverse posizioni. E queste sono solo alcune.
Il cuore del centro si trova a ovest del Monumento al Re, per cui dall’obelisco potete tornare sui vostri passi e girare a destra in Bøkjarabrekka. Proseguite lungo la via fino al secondo incrocio e arriverete a Niels Finsens Gøta, strada principale di Tórshavn.
È qui che si concentra la maggior parte dei negozi, caffè e ristoranti della città. Se vi interessa la maglieria tradizionale faroese, potete fare tappa da Guðdrun&Guðrun e non rimarrete delusi. Quella e Navia sono marche particolarmente diffuse, che troverete in parecchi negozi in diverse isole dell’arcipelago. Sono obiettivamente parecchio costosi, ma la qualità del prodotto è indubbia, senza contare che i maglioni sono tutti così belli!

Porto
Quanto a caffè e ristoranti nella zona, noi abbiamo scelto i bagel buonissimi del Kafé Kaspar, un bagel cafe in via Áarvegur. Proseguite lungo Niels Finsens Gøta in direzione del porto e lo vedrete sulla sinistra.
L’atmosfera unica combina il moderno e il tradizionale, senza contare che, quando ordinate, vi portano un ‘modulo’ su cui potete spuntare gli ingredienti che volete nel vostro bagel. Figo, eh?
In Niels Finsens Gøta magari tenete d’occhio anche l’Ufficio Turistico, dove trovate souvenir e oggetti tradizionali e potete prenotare tour e uscite in giro per le isole.
All’incrocio fra Niels Finsens Gøta e Tinghúsvegur c’è piazza Vaglið, che è vicina a tre edifici istituzionali chiave della città. Il primo è la casa bianca di fronte a voi, che somiglia a una villetta unifamiliare, ma in realtà è il Løgting, ovvero la sede del Parlamento faroese.
Il secondo è l’edificio a due piani con i muri in basalto grigio a sinistra del Parlamento, nella via che si chiama Mylnugøta. Già sede di una scuola, oggi ospita il Municipio (Ráðhúsið).
Di fronte al Municipio c’è il terzo edificio-chiave del centro: Havnar Kirkja (o Dómkirkjan). Questa chiesa in legno ‘funziona’ come cattedrale di Tórshavn dal 1990.

Løgting (Parlamento Faroese)

Ráðhúsið (Municipio)

Løgting (Parlamento Faroese) (sinistra) e Havnar Kirkja (Cattedrale) (destra)

Vecchia Tórshavn
Se proseguite verso sud, attraverserete la Vecchia Tórshavn, che coincide con la zona di Undir Ryggi, a sud di Niels Finsens Gøta. Le case in legno e i vialetti stretti la rendono assai caratteristica.
La cosa più ovvia da fare a questo punto è andare verso Vágsbotn, il porto. La fila di case colorate che incorniciano l’area fanno del porto una delle viste più belle (e tipiche) di tutta la città, tanto che vi verrà voglia di fare su e giù dalla banchina ‘ancora una volta’.
All’angolo fra Briggjubakka e Vágsbotnur tenete d’occhio Sølutorgið, una fila di ampi tavoli in metallo su cui viene esposto e venduto il pesce fresco appena pescato.

Vágsbotn (porto)

Sølutorgið (bancarelle del pesce)

Porto
Undir Briggjubakka è la via che vi porta dritti a un altro complesso istituzionale fondamentale, nonché luogo di interesse assoluto di Tórshavn: Tinganes.
Tinganes è la sede del Governo Autonomo delle Faroe. Ha l’aspetto di un compatto groviglio di cabine rosse in legno ‘poggiate’ su un promontorio roccioso affacciato sul mare. È probabilmente una delle sedi di governo più inusuali mai costruite, per lo meno secondo gli standard di sedi governative a cui siamo abituati. Eppure, Tinganes è perfetta così com’è, ed è per questo che dovrebbe figurare ai primi posti nella vostra lista di luoghi di interesse da vedere a Tórshavn, qualsiasi tipo di lista facciate.
Mentre vagate per il labirinto di vialetti acciottolati, vi imbatterete in diverse cabine in legno (alcune delle quali con il tetto erboso). Ognuna è la sede di un Ministero, mentre quella che ha il nome di Skansapakkhússið è l’Ufficio del Primo Ministro.
Dopo aver visitato Tinganes, vi sconsiglio di andarvene senza essere stati sul retro del complesso, dove, in cima a un palo alto e sottile, vedrete una bandiera faroese gonfiata dal vento del nord. È lì che c’è anche la punta del promontorio e, in un punto non (ben) precisato, c’è una meridiana vichinga incisa nella roccia.

Vista da Tinganes

Tinganes

Tinganes

Tinganes, punta del promontorio
Non dovrebbe essere troppo difficile localizzare la meridiana. Il promontorio non è grandissimo e poi, se avete la guida delle Faroe edita dalla Bradt, vedrete che suo autore descrive in modo assai puntuale il punto preciso in cui si trova: ‘se avete Skansapakkhússið alle vostre spalle, più o meno a metà strada fra l’asta della bandiera e l’angolo destro dell’edificio’.
Okay, diciamo che, se abbiamo passato quaranta minuti in giro per Tinganes, ne abbiamo passati CINQUANTA a saltare da una roccia all’altra alla ricerca della meridiana. L’abbiamo cercata su Google Images, abbiamo letto e riletto le indicazioni dieci volte, abbiamo scandagliato la superficie di ogni roccia più e più volte senza mai distogliere lo sguardo… Eppure non sono sicura che l’abbiamo trovata. Ci siamo permesse di dare la colpa al vento e alla pioggia per aver eroso (?) l’incisione, rendendola più difficile da trovare, ma in realtà non regge come scusa.
A un certo punto ci è parso di vedere ‘qualcosa’, così abbiamo fotografato la roccia. Mentre scrivo queste righe, però, mi rendo conto che forse qualcosa è andato storto nella nostra ricerca della meridiana. Non sono così sicura che l’abbiamo vista, in verità. Per cui, vi prego, se andate a Tórshavn e trovate la meridiana, ditemi come trovarla (meglio). O almeno, come direbbe Samuel Beckett, come ‘Provare di nuovo. Fallire di nuovo. Fallire meglio’.

Tinganes

Tinganes

Tinganes
Nella parte sud-est di Tórshavn trovate anche il Forte di Skansin. La struttura fu inizialmente costruita alla fine del XVI secolo in cima a una collina per proteggere la città e le sue attività commerciali. Il suo aspetto odierno, che include solo un faro e qualche cannone, è il risultato di ripetuti interventi portati avanti nel corso dei secoli.
Va da sé che la vista dalla cima è spettacolare: avete da un lato la città e dall’altro il mare, con l’isola di Nólsoy in lontananza.
Può darsi che, quando siete su, trovi conferma un’idea che vi eravate fatti appena siete arrivati nella capitale faroese: Tórshavn è sempre bella, da qualsiasi lato la si guardi. Soprattutto se uno la osserva dall’alto, la città regala panorami talmente vasti e aperti che a uno non bastano mai.
Che poi, le foto parlano da sole, no?

Vista di Tórshavn dal Forte di Skansin

Forte di Skansin

Forte di Skansin

Forte di Skansin