Circa un paio di settimane prima di partire per le Isole Faroe, mentre leggevo diligentemente e meticolosamente la mia guida sulle isole, più siti web e brochure online, sono arrivata a una conclusione. L’unico modo in cui potevo affrontare la preparazione del viaggio era ripetermi (e crederci davvero, mentre lo facevo) che quella sarebbe stata la mia prima volta alle Faroe, ma sicuramente non l’ultima.
Dopo aver trascorso quattro lunghi, intensi e indimenticabili giorni alle Faroe, non ho cambiato idea rispetto a quella mia risoluzione pre-partenza. Casomai, il contrario. Nei miei prossimi viaggi alle Faroe farò del mio meglio per spuntare qualche altra voce nelle liste di ‘cose da fare’ che ho stilato a mente (e su carta) prima e durante il mio soggiorno nelle isole.
C’è. Così. Tanto. Da. Vedere.
Sono ben consapevole di aver visto solo una porzione minuscola dell’arcipelago, eppure mi sembra di aver visto così tanto. Solo che sono sopraffatta da giorni, tanto che non so bene da dove cominciare a raccontarlo.
Quindi, mi preparo un piano di scrittura un po’ più puntuale e torno.

Escursione lungo il lago Sørvágsvatn/Leitisvatn verso l’Oceano Atlantico, isola di Vágar. 1° maggio 2018

Passeggiata da Sandavágur alla roccia chiamata Trøllkonufingur (dito della strega), isola di Vágar. 1° maggio 2018 (ebbene sì, stesso giorno, meteo variabile)