Norvegia 2013 (2/6). Il lungo viaggio verso Stavanger

Ci sono volte in cui per arrivare da qualche parte ci si mette molto più del previsto. In questo caso tutto è iniziato con un annuncio di ritardo volo…

 

Avevo scelto Stavanger perché volevo una città relativamente grande (Stavanger è la quarta città della Norvegia) e con uno scalo comodo da Oslo Torp (nel 2013 Ryanair aveva ancora la tratta Orio-Torp). Volevo tanto andare anche a Trondheim, ma Trondheim restava un po’ più lontana e il viaggio sarebbe stato più lungo.

Arrivata a Torp, ho visto che il mio volo interno per Stavanger era in ritardo di un’ora. Dai pace, faccio le cose con calma. Poi era in ritardo di due ore. Okay, senti, allora mi guardo un film. Poi era cancellato.

Come.

Panico incipiente. E adesso? Non sapendo cosa fare, mi è venuto automatico fare quello che facevano gli altri, cioè mettermi in coda allo sportello della compagnia aerea. Ero abbastanza smarrita in quel momento. Niente, basta, adesso sono bloccata qui tutto il giorno, no anzi, ci passerò la notte qui, vedrai, e poi domani cosa succede? E sono in viaggio solo per pochi giorni, forse mi conviene anche tornare direttamente a casa.

volo-stavanger-cancellato

Madonna, ti distrai un attimo e il tuo inconscio già si fa i viaggi. Calma. Tocca a te. ‘Ci scusiamo per l’inconveniente. Può scegliere se vuole prendere il volo per tornare a Milano o aspettare il volo delle 18 per Copenaghen e poi da lì prendere il volo per Stavanger’.

Eh?

Ho preso i biglietti che mi ha dato l’hostess e mi sono spostata. Mi sono seduta in un angolo, ancora con i biglietti in mano, e mi son messa a pensare. Ho chiamato la mia amica in Italia per dirle che ero momentaneamente bloccata a Torp, poi mi son rimessa a pensare.

E mi son detta: ‘Tornare a casa? Non esiste. Eccome se vado a Copenaghen, poi vado a Stavanger, e se anche ci metto tutto il giorno chi se ne frega. Che poi, chi dice che è una giornata persa? Questo scendere da un aereo per salire su un altro comincia a piacermi. E poi tanto a Stavanger ci arrivo, no?’.

Sono atterrata a Stavanger intorno alle 23.20. Il tempo di prendere il bus, e sono arrivata in ostello dopo mezzanotte. Dovevo arrivare sei ore fa, mi son detta. Va bene così, vai a farti una dormita.

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