Metti un giorno a Košice: dal parco cittadino al centro storico, passando per tutto quello che c’è nel mezzo. Tutto in un post!
Come ho raccontato nel mio decimo (e ultimo) post sull’Ucraina, l’ultima tappa del nostro itinerario ucraino era Uzhhorod, città di media grandezza a ridosso del confine con la Slovacchia
Uzhhorod, però, dista oltre 500 km da Brno, per cui abbiamo pensato di rendere meno impegnativo il viaggio di ritorno non tornando direttamente a Brno da là. Senza contare che aggiungere una tappa intermedia sulla strada del ritorno voleva dire visitare una città in più. Soluzione top.
La Prescelta era Košice. Essendo una città abbastanza grande e comodamente situata in Slovacchia orientale, prometteva bene in termini di giri turistici ed era ben collegata a livello di trasporti.
(Che poi Košice-Brno in bus siano comunque dieci ore è un’altra storia.)
Dunque, Košice. Che Košice sia la seconda città della Slovacchia era più o meno l’unica cosa che sapevo prima di andarci. Fino ad allora ne avevo solo sentito pronunciare il nome durante le lezioni di slovacco in università, perché qualche personaggio dei dialoghi del libro veniva da lì o perché, essendo Košice un sostantivo plurale, lo usavamo per declinare i nomi di luoghi al plurale.
Si dà il caso, però, che il mio amico e collega Jakub sia proprio di Košice e questo vuol dire dritte e consigli da una persona del posto!
In effetti ne ho ricevuti parecchi, per cui mi permetto di condividerne alcuni qui. Dopotutto, lo devo (almeno in parte) alle sue dritte se siamo riuscite a vedere così tanto e così bene nel pochissimo tempo che avevamo a disposizione (meno di una giornata).

Via Mlynská
Da dove iniziare
A Košice la stazione ferroviaria e quella dei bus sono adiacenti, per cui, a prescindere dal mezzo che usate per arrivarci, appena mettete piede in città vi troverete in Staničné námestie (Piazza della stazione). Sentitevi liberi di ignorare l’obiettivo grigiore del piazzale della stazione e partite subito in direzione del parco cittadino (Mestský park), che si trova proprio dalla parte opposta della piazza rispetto alla stazione dei treni.
Il parco in sé è abbastanza ordinario: niente vedute di giardini che lasciano a bocca aperta né laghetti popolati da papere. Ci sono soprattutto prati verdi, alberi, vialetti sterrati e, qua e là, qualche installazione d’arte contemporanea. Il parco è l’ideale per una passeggiata e torna anche comodo per arrivare in centro.

Parco cittadino di Košice

Parco cittadino di Košice
Una delle uscite porta diretta su un piccolo ponte in ferro battuto. Ecco, attraversatelo e, mentre lo fate, buttate un occhio alla strada che passa sotto. La strada in sé dice poco o niente, ma noterete che sui muri su entrambi i lati della strada sono disegnate linee blu vagamente simili a onde. E in effetti lo sono, perché segnalano il punto in cui un tempo scorreva il Mlýnský potok. Un ‘appunto’ per ricordare qualcosa che non c’è più.
Subito dopo il ponte, sulla destra troverete il Palazzo Jakab (Jakabov palác), probabilmente uno degli edifici più notevoli di Košice. Costruito a fine Ottocento, il palazzo prende il nome dal suo autore (Peter Jakab) ed è attualmente chiuso al pubblico. In realtà, non è neanche in ottimo stato di conservazione, che è un peccato, se ne considerate il pregio architettonico e la bellezza degli esterni.

Palazzo Jakab
Il palazzo segna di fatto l’inizio del centro storico. Se andate dritto lungo la via di fronte a voi (che si chiama Mlynská), arriverete agilmente nella piazza principale (Hlavné námestie) di Košice. La strada che taglia Mlynská proprio in corrispondenza della piazza, invece, è Hlavná, la strada principale del centro.
Ora, la concentrazione di punti di interesse nella piazza è massima, per cui conviene guardarsi intorno per bene. Gli edifici e i monumenti che ne fanno parte sono, da sinistra verso destra, i seguenti:
Porta Inferiore (Dolná brána)
La Porta Inferiore della città vi porta nella Košice sotterranea e a vedere una porzione della fortificazione originale della città. Il complesso, che risale al Duecento, ospita anche il Festival del Vino di Košice, che si tiene ogni anno a settembre.
Io e Bobby ci siamo trovate a visitare Košice proprio mentre c’era il festival. Anche per questo c’era una gran folla di persone in giro per centro e intenta a sorseggiare vino giù dalle scale della Porta. C’era anche la banda che suonava musica moderna e tradizionale, che rendeva ancora più festosa un’atmosfera già vivace.

Porta inferiore
Cappella di San Michele (Kaplnka sväteho Michala)
Costruita come sito cimiteriale, la cappella ha subito una corposa ristrutturazione fra il 1998 e gli anni Duemila.
Nel parchetto intorno alla chiesa cercate lo stemma della città, fieramente retto da una scultura in bronzo che raffigura un angelo. È un monumento piuttosto importante, visto che Košice è stata fra le prime città dell’Europa centrale a essere riconosciuta come città e avere un proprio blasone. Non male.

Stemma di Košice
Cattedrale di Sant’Elisabetta (Dóm svätej Alžbety)
Okay, questa non potete non vederla, perché è l’edificio più imponente dell’intera piazza. Si dà il caso, anzi, che sia la chiesa più grande di tutta la Slovacchia.
Inizialmente eretta in stile gotico nel Trecento, ha subito diversi interventi successivi nel corso dei secoli.
Potete anche salire in cima alla torre principale (Severná veža, letteralmente ‘torre nord’). La vista da lassù vi ricompenserà dei tanti gradini che dovrete salire per arrivarci. Noi non siamo riuscite ad andarci, ma se voi ci andate, ditemi se effettivamente ne vale la pena!

Cattedrale di Sant’Elisabetta
Torre di Urbano (Urbanová veža)
Benché questa torre sia ben più piccola di quella di Sant’Elisabetta, la sua posizione nella piazza la valorizza non poco. Se lo chiedete a me, vi dirò che è anche merito della sua architettura, che ne fa uno dei miei elementi preferiti della piazza.
La forma è un po’ buffa, poiché ricorda un po’ una matita gigante, ma il porticato che corre lungo la base ne ingentilisce la geometria essenziale come una decorazione di pizzo intorno a un blocco di ferro.
Al contrario del portico, aggiunto a inizio Novecento, la torre in sé risale al XIV secolo. Mentre in origine serviva da torre di guardia, oggi ospita il museo delle cere. Noi non abbiamo avuto il tempo di visitarlo, per cui non so molto della collezione, ma i due Uffici Turistici nella piazza sapranno dirvi di più in proposito.
Quanto alla campana ‘parcheggiata’ davanti alla torre, quella faceva parte della struttura originale. È stata rimossa in un secondo momento, quando un incendio ha parzialmente danneggiato la torre.

Torre di Urbano
Teatro Nazionale (Štátne divadlo) e Fontana cantante (Spievajúca fontána)
Il Teatro Nazionale, va da sé, è il teatro principale della città e la sua imponente facciata neobarocca con aggiunte in stile Art Nouveau difficilmente passa inosservata.
Mentre siete lì, però, il vostro occhio (e orecchio) sarà probabilmente rapito da un’altra ‘attrazione’, situata proprio davanti al teatro: la fontana cantante, fra i monumenti più noti e popolari della città.

Teatro Nazionale e fontana cantante
In diversi momenti della giornata dagli altoparlanti abilmente posizionati nel parchetto intorno alla fontana parte la musica – di tutti i tipi, da pezzi di classica a canzoni pop. Mentre la musica va, la fontana ‘danza’ e i suoi getti si muovono a tempo.
La fontana colpisce non poco durante il giorno, anche perché i suoi zampilli stanno molto bene con il profilo barocco del teatro sullo sfondo.
È alla sera, però, che fa davvero scena. Viene infatti illuminata da luci multicolore che cambiano in continuazione, per cui se passate dal centro quando fa buio, non mancate di passare di lì. Merita davvero.

Fontana cantante in versione notturna
Nella piazza c’è anche un’altra installazione che, al contrario della fontana, suona regolarmente giorno e notte. È Zvonkohra, composizione di campane anch’essa poco distante dal teatro. Alle 00 di ogni ora dalle campane parte musica da carillon, che si fonde con quella degli altoparlanti e con i getti danzanti della fontana.
Curiosità n. 1: l’installazione comprende 22 campane, una per ogni distretto della città.
Curiosità n. 2: Zvonkohra ‘suona’ poco meno di un centinaio di melodie diverse.
Colonna della peste (Morový stĺp)
Come suggerisce il nome, questa è la colonna che commemora le vittime della peste. Colonne della peste le trovate in un sacco di città in Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e non solo: Brno, Olomouc, Znojmo, Bratislava e Vienna, giusto per citarne alcune.
Questa si trova proprio dietro al Teatro Nazionale, dove c’è anche un’altra fontana più ‘tradizionale’.

Fontana con i segni zodiacali e Colonna della peste
Via Hlavná (Hlavná ulica)
Hlavná è la via principale di Košice. È una strada pedonale fiancheggiata da bar e ristoranti, ora tradizionali ora caratteristici ora un po’ hipster, nonché da eleganti palazzi storici.
Se proseguite lungo la via dopo aver attraversato la piazza, noterete che c’è un piccolo rivolo d’acqua che scorre in mezzo alla strada. Se non lo vedete, è probabilmente perchè siete a Košice nella stagione fredda e a un certo punto in autunno il ‘rubinetto’ viene chiuso per poi essere riaperto dopo l’inverno.

Via Hlavná
Sì, il ruscelletto è artificiale. Taglia la strada proprio a metà ed è un po’ quel che resta del vero torrente che passava di lì in passato, quale torrente faceva parte del Mlýnsky potok (ricordate le onde finte disegnate sui muri dello stradone? Anche quello era il Mlýnsky potok). Un altro promemoria di qualcosa che non c’è più, ma che continua a essere ricordato. Secondo me è una bellissima idea.
Ai due estremi di via Hlavná non c’è niente di particolare. Da un lato, in Piazza Maratona della Pace (Námestie Maratónu mieru) trovate il Museo della Slovacchia orientale (Východoslovenské múzeum). Dall’altro, in Piazza dei Liberatori (Námestie Osloboditeľov), c’è il Monumento agli ‘Illustri Soldati dell’Armata Rossa’, costruito intorno al 1945 per commemorare i soldati sovietici che avevano liberato la città (e il paese) dagli invasori tedeschi.
Il monumento comprende due colonne più alte e una serie di podii di altezza inferiore, che riportano la falce e il martello di epoca sovietica. Il fatto che il ‘logo’ sovietico sia stato danneggiato in più parti denota la natura abbastanza controversa del monumento, che sopravvive, almeno in parte, anche a decenni di distanza.

Monumento ai soldati dell’Armata Rossa
Uhm, cos’altro?
Dunque, senz’altro c’è via Hrnčiarska. È nota come Ulička remešiel, che letteralmente vuol dire ‘Strada dell’artigianato’, in quanto piena di negozietti tradizionali di vasai, fornai, carpentieri, fabbri e mastri speziali e così via. Di nuovo, un richiamo a ‘come si faceva una volta’. E lo so che questa è la terza volta che faccio un commento del genere in questo post, ma, davvero, sorprende il modo in cui Košice mantiene vivo il ricordo del proprio passato.
La via dell’artigianato è proprio alle spalle della piazza principale. Se prendete Mlynská per arrivare in piazza, Hrnčiarska è la prima strada sulla destra dopo Palazzo Jakab.
Torre (Vyhliadková veža)
Questa è un po’ fuori dal sentiero battuto. Visto il poco tempo che avevamo a disposizione, è rimasta anche fuori dal nostro itinerario in giro per Košice, ma è in cima alla lista di cose da vedere la prossima volta.
La torre si trova a nord della città, su Hradová Hill (Collina del Castello). È stata costruita nel 1986 per offrire a chi ne volesse salire i 99 gradini una vista memorabile di Košice e dei boschi che la circondano. Fra l’altro, lungo il percorso che porta alla torre passerete anche accanto alle rovine del castello.
Per arrivarci, prendete il bus 29 in direzione dello zoo e scendete alla fermata Vyhliadková veža (dovrebbero volerci 15-20 minuti in bus dal centro). Poi cominciate a salire verso la torre.
Anche se il giro turistico si conclude qui, non ho ancora finito di parlare di Košice.

Centro storico di Košice
Sì, perché se effettivamente andate alla torre, per quando tornerete in centro starete morendo di fame oppure avrete un gran bisogno di bere qualcosa (di caldo o freddo, a seconda della stagione) – o entrambe le cose.
Così ho pensato che aggiungere un paio di riferimenti a locali del centro fosse cosa gradita, dopo aver tanto parlato di cose ‘da turista’. Curate il prossimo post su Košice!