Cervia (1/2). Saline di Cervia: considerazioni preliminari

Se c’era una gita fuori porta che volevo fare prima di lasciare Forlì per l’estate, era la gita alle Saline di Cervia. E alla fine ci sono andata.

 

Quando vivi e studi nella stessa città (Forlì) da sei anni, uno si aspetta che tu abbia visto tutti i luoghi di maggior interesse nella zona. Oppure no. Mi vergogno di ammettere che appartengo alla seconda categoria. Solo di recente, infatti, mi sono decisa a visitare una delle aree naturali più speciali nei dintorni di Forlì: le Saline di Cervia. Il sito ufficiale le descrive come una ‘Zona Umida di importanza internazionale’ e riserva unica dal punto di vista ambientale.

Mi ricordo quando, al primo anno, andavo a Cervia in giornata con alcuni miei compagni di università. Una di loro aveva la macchina a Forlì, quindi andavamo al mare con la sua macchina, restavamo lì tutto il giorno e poi tornavamo a Forlì. Lo facevamo soprattutto a maggio, quando non c’è ancora il pienone di vacanzieri e ti senti un po’ come uno del posto, ad andare al mare in settimana. Poi, a giugno, finisce la scuola e allora al mare cominciano ad andarci proprio tutti.

Sulla strada per Cervia, proprio prima di entrare in città, ricordo che passavamo in mezzo a vaste distese simili a marcite. Si estendevano a perdita d’occhio su entrambi i lati della strada. Mi sono sempre chiesta cosa fossero (non avevo mai sentito nominare le Saline di Cervia). Era impossibile non notarle, soprattutto perché c’erano tante file parallele di mucchietti di sale. Pur avendole viste diverse volte allora, solo poco tempo fa ho poi scoperto che non c’erano solo mucchietti di sale da vedere nella zona.

Ho detto a Bobby che, se c’era una gita fuori porta che volevo fare prima di partire da Forlì per l’estate, era la gita alle Saline. Così abbiamo prenotato un tour guidato (che è l’unico modo per andarci, essendo le Saline zona protetta e riserva naturale). Fra le visite disponibili abbiamo scelto il giro in barca al tramonto. Avevo visto foto delle Saline al tramonto e il paesaggio era veramente di una bellezza sconvolgente. Dovevamo solo sperare che il tempo fosse decente. E così è stato.

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