Brno n. 13. Da Hády a Marianské Údolí, in qualche modo

Storia di quando sono andata per la prima volta a Hády, fuori Brno, ho proseguito per Hornek e Údolí Říčky e ho raggiunto Marianské Údolí.

 

30 mag 2017. Se vi trovate a un piano abbastanza alto (letteralmente) di un palazzo moderno di Brno, tipo quelli ‘modello grattacielo’ con le facciate a vetri, e guardate fuori dalla finestra, molto probabilmente vedrete colline. Magari ne vedete di diversi tipi – da quelle completamente nude e rocciose a quelle tutte verdi e coperte di alberi – ma pur sempre colline. Il paesaggio di Brno è soprattutto così.

Agli occhi di un osservatore inesperto (categoria alla quale ascrivo anche me stessa) tutte (o quasi) le colline probabilmente sembrano identiche o molto simili fra loro – per lo meno, io stessa ho avuto questa impressione. Per tutte le colline tranne una. Sì, perché c’è una collina che, a vederla, non c’entra niente con le altre. Quella l’ho notata praticamente da subito e da subito mi sono detta che ci volevo andare.

Vedo quella collina tutti i giorni dal lavoro. Sono seduta alla scrivania e mi basta alzare gli occhi: è lì. È color ocra/giallo/beige (non riesco a definirne bene il colore) e ha una forma buffa, tipo ‘anfiteatro’ di roccia, un perimetro quasi semicircolare e una grande antenna proprio sulla cima. Quella è l’unica collina che sono sempre riuscita a riconoscere da quando sono a Brno. A un certo punto mi sono detta che un giorno ci sarei andata, avrei visto cosa c’era su e avrei anche visto il panorama.

Un po’ di tempo dopo ho scoperto come si chiamava. Ero proprio in cima a Stránská skála (una collina piuttosto bassa e vicina al centro, dove, fra l’altro, ho scoperto che esistono alberi popolati da insetti tipo larve: le larve occupano tutti i rami, li avvolgono in uno strato di ragnatele e niente, stanno lì così per qualche motivo. In una parola: BLEAH) e lì mi sono imbattuta in un cartello che indicava i luoghi noti che si vedevano da lì. La ‘mia’ collina era uno di quelli (si vedeva super bene, un po’ sulla destra) e, a quanto pare, si chiamava ‘Hády’. Ha! (‘Hády’, fra l’altro, suona molto simile a ‘hadi’, che in ceco e in slovacco vuol dire ‘serpenti’, non so se la somiglianza è casuale o c’è un motivo più profondo se la collina si chiama così).

Il passo successivo, a quel punto, era capire come/se ci si poteva arrivare (facilmente?) dal centro. Insomma, per farla breve (devo veramente imparare il dono della sintesi), stavo cercando una foresta in cui andare nel mio giorno libero e ho trovato per caso ‘Hády’ su Google maps. Così ci sono andata. E ho camminato lungo la cima della collina, la cui forma buffa è in realtà il triste effetto collaterale dell’erosione causata dall’uomo. Da su si vedeva tutta Brno e oltre, ed era una giornata talmente bella che si vedevano bene anche la cattedrale e perfino l’edificio dove lavoro.

Poi ho visto che dietro la collina vera e propria c’era tutta un’area verde chiamata ‘Hadecká planina’, con il bosco, così sono andata anche lì.

Quando sono andata via dalla zona di Hády, ho trovato un altro cartello di cui mi piaceva il nome, ‘Hornek’. Così ci sono andata e sono arrivata fino a un punto panoramico da cui si vedeva un mare di verde. Colline verdi ovunque, sole e silenzio. Ci ho messo un po’ prima di decidermi ad andare via.

Poi ho visto che ‘Údolí Říčky’ non era poi così lontano da dove mi trovavo e, visto che me l’aveva nominato una giornalista di Brno, il nome mi è risultato familiare, così sono andata anche lì (anche se ci devo tornare, perché ha un’area troppo estesa e io avevo troppo poco tempo per girarla tutta).

Da Údolí Říčky ho seguito i cartelli che segnalavano una fermata del bus a 6-7 km di distanza. Poi ho trovato altri boschi, un paio di laghi/laghetti (non so bene se a un certo punto ce n’era un terzo o era ancora il secondo o forse il primo). Alla fine sono emersa alla fermata del bus di Marianské Údolí, dove sono riuscita a prendere un affollato 55 qualche minuto prima che le nuvole diventassero temporale.

Gran parte del giro che ho fatto è stato una sorpresa continua. Non sono (ancora) mai stata nel deserto, ma Hády mi ha fatto pensare all’idea di paesaggio desertico che ho in mente, ovvero terra inaridita dal sole e rocce appena coperte da pochi sparuti cespugli ed erba rada. Passare da Hády, così assolato e caldissimo, a Údolí Říčky, così fresco e pieno d’ombra, è un po’ come vedere due lati veramente opposti della stessa medaglia del paesaggio.

Brno, Údolí Říčky

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