Continuiamo a girare il centro di Trondheim, perché un solo post non basta. Qui parliamo di Nidaros, Torvet e qualche altro posto che non vorrete perdervi!
Dicevamo dei posti più belli di Trondheim, no? La Cattedrale di Nidaros è un buon punto di partenza.
Arrivati al ponte vecchio da Kjøppmansgaten, se vi voltate non potrete non notarla attraverso gli alberi. Se vi avvicinate, vedrete quanto è massiccio l’edificio, sia per i muri spessi sia per il campanile, altissimo e appuntito.
Ma è la facciata che lascia senza fiato. È una delle facciate di chiese più incredibili che abbia mai visto. Wow. Non mi stupisce che Nidaros sia fra gli edifici religiosi più importanti della Norvegia.
Curiosità n. 1. La cattedrale è stata costruita a partire dall’undicesimo secolo sulla tomba di Sant’Olaf, il re norvegese morto nel 1030 nella battaglia di Stiklestad.
Curiosità n. 2. Il culto di Sant’Olaf è diventato super popolare nel Medio Evo, quando i pellegrini arrivavano a frotte a Trondheim per visitare la sua tomba.
Curiosità n. 3. Negli anni Novanta del secolo scorso è stato ufficialmente inaugurato il Cammino di Sant’Olaf (noto anche come ‘Strada per Nidaros’). Il percorso da Oslo a Trondheim (634 km) viene… percorso ogni anno da migliaia di pellegrini. Vicino alla cattedrale c’è anche un vero e proprio Pilegrimskontoret (Centro per pellegrini).
Io non sono un tipo religioso (casomai l’opposto), ma devo dire che tutta questa cosa del pellegrinaggio a Nidaros la trovo inspiegabilmente affascinante.
Nel piazzale davanti alla cattedrale noterete di sicuro un piccolo paletto in pietra (simile a una pietra miliare) sormontata da un simbolo, la croce di Sant’Olaf intrecciata alla croce di Hans (nonché nodo di San Giovanni). Ecco, quello è il simbolo del pellegrinaggio. La strada è segnata da paletti identici a quello, mentre il logo compare su segnali stradali a Trondheim e fuori città per indicare il percorso.
Ho visitato la cattedrale, il cui organo dietro la facciata è enorme e bellissimo, e ho fatto la scaletta strettissima che porta in cima al campanile. E non ho detto ‘stretta’, ho detto ‘stretta’. Vedere per credere! Ma la vista dalla cima è a dir poco splendida. Insomma, una parola per definire Nidaros? Wow.
Ma andiamo in centro ora. Se lo chiedete a me, non sarò obiettiva. Non posso e non voglio esserlo. Trondheim è una delle città più deliziose in cui sia mai stata. Il modo migliore di farsi un’idea della città è semplicemente farlo fregandosene della mappa e senza temere di perdersi.
Prima o poi, si finirà comunque con lo sbucare nella piazza Torvet, la piazza del mercato, nonché piazza principale della città. Al centro, una colonna sormontata dalla statua del vichingo Olaf Tryggvason, fondatore della città.
Altri posti in zona centro che consiglierei a chiunque sono questi:
Nordre gate, con i suoi caffè, librerie e (ultimo, ma non per importanza) l’Ufficio Turistico. Che poi, io amo gli uffici turistici, quindi forse l’ultima non vale. L’Ufficio Turistico è comunque super utile per procurarsi mappe, depliant e/o per chiedere suggerimenti su gite o escursioni nella regione del Trøndelag.
Stiftsgården, il palazzo in legno più grande della Scandinavia, nonché residenza ufficiale della famiglia reale norvegese a Trondheim.
La Chiesa di Nostra Signora, che merita sicuramente una visita. La chiesa si trova vicino all’inizio di Nordre gate, ha massicci muri in pietra che contrastano non poco con l’atmosfera calda e accogliente degli interni in legno. Fra l’altro, nella parte a ridosso dell’ingresso è stato allestito un piccolo bar/cucina, in cui vengono servite bevande calde gratis a chi ha bisogno.
Bakklandet, che si trova lungo il Nidelva, subito al di là del ponte vecchio, ed è stato il primo sobborgo di Trondheim.
Di recente è stato ristrutturato e adesso è tutto fatto di stradine acciottolate, casette bianche e piccoli caffè. La passeggiata per Bakklandet me la sono goduta un sacco e mi ha ricordato parecchio la parte vecchia di Stavanger.
E non abbiamo ancora finito.