Lituania 2016 (4/10). Da Vilnius centro a Europos Parkas

Il secondo giorno a Vilnius abbiamo visto altre zone del centro. Poi siamo andate a Europos Parkas, quasi al centro geografico d’Europa.

 

Il secondo giorno a Vilnius ci ha portato a fare altri giri da turista (tipo al palazzo presidenziale, a Vilniaus gatve e a Gedimino gatve) e al Museo del KGB.

Il museo è una meta obbligatoria per chi vuole conoscere un po’ meglio la storia della Lituania nel XX secolo. Viene descritta in modo chiaro e puntuale, anche grazie a documenti e materiali d’epoca, la sequenza di invasioni (sovietica-nazista-sovietica) subita dal paese fra il 1939 e il 1990.

Palazzo presidenziale di Vilnius

Muro esterno del Museo del KGB

Nel pomeriggio abbiamo deciso di andare al centro d’Europa. Cioè, proprio il centro geografico del continente. Ok no, tecnicamente non siamo andate proprio al centro d’Europa, perché con i mezzi non è facile da raggiungere. Così abbiamo deciso di accontentarci di Europos Parkas.

Fiume Neris e nuvole bianche

Europos Parkas è un parco di sculture situato a 16 km circa dal centro d’Europa, fondato e progettato dallo scultore lituano Gintanas Karosas.

Abbiamo preso il bus 66 alla fermata in Žalgirio gatve (se la trovate in tempo utile, perché ci abbiamo messo di più noi a trovare quella che Harry Potter, Ron e Hermione a trovare la camera dei segreti) e alla fine siamo riuscite ad arrivare al parco.

Europos Parkas

La signora all’ingresso ci ha dato la mappa del parco e la lista delle opera più interessanti fra quelle esposte. All’interno si può vagare liberamente per il bosco, fatto interamente da pini e betulle, a cui si alternano sculture e installazioni di tutti i tipi.

Nell’ora e mezza che avevamo a disposizione per girare Europos Parkas siamo riuscite a vedere una quarantina di opere (su 98). Poi ci siamo arrese e siamo tornate al bus, perché non potevamo perderlo.

Ne è comunque valsa la pena. Europos Parkas è un museo all’aria aperta veramente interessante e l’installazione con la statua di Lenin e i televisori senz’altro una delle mie preferite.

Installazione a Europos Parkas

È anche un modo per incoraggiare e parlare del ‘progetto europeo’ attraverso l’arte e la cultura: un potente promemoria che ci ricorda come l’Europa possa essere e, di fatto, sia effettivamente una realtà.

Mi vergogno un po’ di non aver mai sentito nominare Europos Parkas prima della Lituania. Mi chiedo, però, se è solo colpa mia o se effettivamente sono davvero in pochi a conoscerlo.

Installazione a Europos Parkas

Nel cuore del parco ci sono anche un ristorante e un negozio, quindi è possibile fare una sosta durante la visita (noi non abbiamo potuto farla perché il ristorante era colonizzato da un banchetto di nozze ancora in corso).

Peccato che il parco sia così poco servito dai mezzi pubblici. Ma almeno uno sa che il 66 arriva (quasi) lì (una volta che si è riusciti a trovare la fermata).

 

Punti chiave di Europos Parkas, per riassumere:

1. Prendete il bus 66 alla fermata Žalgirio (in Žalgirio gatve) e scendete al capolinea. Da lì, dovete camminare un chilometro facendo a ritroso la strada del bus. Non è difficile, basta guardare fuori dal finestrino: a un certo punto il bus passa accanto a un cartello marrone che segnala la direzione del parco. Scesi alla fermata successiva (il capolinea, appunto), ritrovate quell cartello e di lì saprete dove andare.

2. Assicuratevi di avere a disposizione qualche ora o tutto il pomeriggio per girare il parco. Il viaggio in bus dura quasi un’ora e l’ideale è passeggiare per il bosco, non correre da una scultura all’altra perché volete vedere più opere possibile ma avete solo un’ora o poco più per farlo, prima di tornare alla fermata prima che venga buio. Si è capito, immagino, che quello appena descritto è esattamente il modo in cui noi abbiamo visitato il parco.

3. Alcune guide (tipo Vilnius in your pocket) dicono che il parco si trova a 10 km dal centro di Vilnius. In realtà, il cartello accanto al parco indica ‘Vilnius – 19’. Ecco perché ci vogliono 45/50 minuti per raggiungerlo in bus.

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