Nida e le sue dune sabbiose sono fra le attrazioni principali di tutta la Curlandia, e a ragione. Laguna + Mar Baltico = meraviglia.
Il mattino dopo siamo andate a Nida a vedere le dune (solo che non ci siamo andate in bici da Smiltyne, come fanno in molti, perché preferivamo girare a piedi). Le dune a sud di Nida (Parndzio kopa) sono forse l’attrazione turistica principale nella zona, e a ragione.
La vista dalla meridiana toglie veramente il fiato: una distesa di sabbia punteggiata qua e là di arbusti e la luce del sole, accecante. Le dune sembravano ritagliate con le forbici e incollate sul cielo azzurro (sì, sapevamo che con il tempo ci era andata incredibilmente bene – sapevamo anche che avremmo pagata a caro prezzo una simile fortuna).
Viste le dune, abbiamo preso la strada verso nord. Abbiamo fatto qualche chilometro lungo la costa, poi qualche altro chilometro nella foresta (foreste di pini ovunque, come si fa a non amare questo posto). Poi abbiamo svoltato a sinistra per arrivare in cima a Vecekrugo Kopa, la duna più alta della penisola. La vista merita decisamente.
Arrivate in cima, non credevamo ai nostri occhi. A sinistra si vedevano la foresta dall’alto e, dietro gli alberi, la laguna curlandese, che le nuvole coloravano d’argento. A destra il blu cobalto del Baltico era così intenso da far sembrare scolorito il cielo.
Tornate sul sentiero, abbiamo proseguito verso nord fino a Preila. Ci chiedevamo se e quando un bus per Klaipeda sarebbe passato di lì: davamo per scontato avremmo dovuto aspettare ore. E invece, appena arrivate a Preila, ecco un bus, lì, dal nulla. (Ovvio che un simile colpo di fortuna uno si prepara a doverlo pagare a caro prezzo il giorno dopo.)
Dopo essere state in mezzo alla natura per ore e ore, tornare a Klaipeda era paradossalmente un po’ come tornare in una metropoli.
Questo post è apparso per la prima volta sul sito Kiwi.com Stories il 25 luglio 2017. Premete qui per dare un’occhiata 🙂